Note di uno scommettitore professionista

Le scommesse sportive sono diverse dai giochi da casinò. Questo perché ci si affida principalmente alla ricerca e alle previsioni per piazzare scommesse piuttosto che lasciare il tuo destino su una ruota che gira. Da questo se ne deduce che, a causa dell’obiettività che circonda le scommesse sportive, strategie come la Martingala (tipica della roulette) non funziona. Invece, per diventare un professionista delle scommesse bisogna essere più specifici e seguire chi ha già ottenuto dei successi. Maggiori informazioni sulle scommesse sportive su nonaams.club.

Quindi, cosa fanno di così diverso gli scommettitori sportivi professionisti? Oltre ad arrovellarsi per i possibili risultati, investono anche molto nelle piattaforme che utilizzano. Ogni volta che si imbattono in bonus interessanti proposti dai siti di scommesse non AAMS li usano per diminuire il proprio rischio. Più si riduce l’esposizione al rischio, maggiore è il ROI (Return of investment) sulle scommesse e più facile è giocare più a lungo. Ecco alcuni suggerimenti ed appunti provenienti da uno scommettitore professionista di lungo corso.

La gestione del proprio capitale

Il primo passo per essere degli scommettitori che generano profitto è la corretta gestione del capitale a disposizione. Molte persone spesso sbagliano piazzando puntate che non possono permettersi. Cosa significa questo? Se non puoi permetterti di piazzare 1000€ su un pronostico allora non farlo nemmeno quando pensi di avere una vincita sicura. Potresti perderli comunque e vederti costretto a cercare denaro per coprire le spese da altre fonti. È così che le persone finiscono in situazioni difficili in cui devono dei soldi alle persone sbagliate.

Puoi evitare di rimanere senza soldi avendo un limite e rispettandolo. Di solito, la maggior parte degli scommettitori sportivi spende circa il 2% dei propri soldi in puntate. È importante notare che la percentuale è molto relativa al proprio bankroll. La percentuale non è fissa ma un’indicazione. Avendo solo 100 euro a disposizione vuol dire piazzare scommesse da 2 euro al colpo e quindi non ci si aspetta un grosso guadagno. Chi ne ha un bankroll da 10000 euro piazzerebbe scommesse da 200 euro che forse potrebbero essere troppi. La percentuale va variata in maniera razionale per non superare il proprio limite.

Il criterio di Kelly per la gestione del proprio capitale

Il criterio di Kelly è un’equazione matematica relativamente semplice per determinare la percentuale del proprio bankroll da utilizzare per scommettere in una data circostanza. Supponendo che si abbia un vantaggio reale sul bookmaker. L’obiettivo dell’equazione è questo: non andare in rovina. L’equazione dice esattamente quanto scommettere ogni volta in modo da poter sopravvivere per continuare a giocare.

John Kelly ha creato l’equazione per analizzare i segnali telefonici a lunga distanza. Tuttavia, si rese subito conto che la formula poteva essere applicata anche agli investimenti e alla creazione di ricchezza. In definitiva, la strategia Kelly si basa su situazioni in cui il giocatore ha un vantaggio. La formula ha bisogno delle quote per calcolare la scommessa ottimale, che è una percentuale costante del capitale totale.

All’aumentare del proprio capitale, la proporzione rimane la stessa, ma la scommessa cresce. Perdendo un numero di scommesse e il capitale scende lo farà anche la scommessa. Il vantaggio di questo sistema è che solo scommettere una parte del bankroll garantisce (quasi) che non si va completamente in bancarotta.

Concentrarsi su una nicchia

Con centinaia di partite e incontri che si svolgono ogni fine settimana verrebbe naturale scommettere sui goni cosa che capiti a tiro. Questa filosofia però non funziona qualora si voglia diventare uno scommettitore professionista.

Questo perché è molto più difficile capire gli aspetti intrinseci di ogni squadra e dei suoi giocatori. Alcuni scommettitori si concentrano su una squadra e la valutano in base agli avversari. Ma poiché questo può sembrare restrittivo, è meglio scegliere di concentrarti su un campionato alla volta. In Italia abbiamo la Serie A che offre ottime opportunità di guadagno ed ha ampia copertura dei media. Questo vuol dire attingere a informazioni di ogni genere.

Considerare l’intero processo

Crearsi una rendita dalle scommesse vuol dire ragionare su una veduta ampia. Pensare di vivere di scommesse piazzando una scommessa la settimana sulla squadra del cuore è un metodo perfetto per perdere. Certo magari è divertente e delle volte si vince ma è ben lontano dal farci dei soldi.

Un professionista delle scommesse ragiona almeno su un panorama di 1000 pronostici piazzati. Dopodiché fa i suoi calcoli per vedere come sta andando, analizza le migliori giocate o le serie di risultati utili.

Supponiamo di prendere il campionato italiano. È fatto di 38 giornate. Fare 1000 scommesse sulla serie A vuol dire almeno 26 scommesse per ogni giornata praticamente più delle partite stesse volendo scommettere solo sul vincitore di ogni incontro. Quindi ai pronostici classici ne vanno aggiunti altri come degli over under o delle scommesse con handicap. Oppure si possono piazzare sull’evento live. In tutti i casi questo vuol dire conoscere bene il campionato e le squadre. Tanto studio, pianificazione, prontezza di riflessi nell’agguantare la giusta quota proposta da un bookmaker. Tutto ciò è appassionate ma non è certo facile.

Altre strategie chiave per scommettere come profitto

Il mondo delle scommesse è variegato. Si incontrano un sacco di persone che dicono di avere la formula segreta. Nessuno ha la ricetta magica, contano solo i numeri e lo studio. Avendo una base solida fata di conoscenza dello sport allora si possono poi usare anche altre tecniche. Tra queste:

  • cercare i siti di scommesse con le migliori quote;
  • sfruttare bonus di benvenuto e promozioni ricorrenti;
  • piazzare delle scommesse di copertura ovvero puntate opposte a quelle piazzate su un sito;
  • scommettere sulle squadre sfavorite per cercare il risultato clamoroso.

Nel complesso, la strategia migliore sta nella pianificazione. Comprendere cosa si voglia guadagnare piazzando scommesse e come ottenerlo. Elaborata la strategia si procede per step graduali. Vivere di scommesse è difficile ma entusiasmante allo stesso modo, l’ultimo consigli, è quello di non ossessionarsi. Farlo rimanere come una attività impegnativa ma piacevole per goderne dei frutti ma senza esserne nauseati.


Gianluca

Dipendente dalla tecnologia, informatico dalla nascita e smontatore cronico. La mia vita si basa sulla comodità delle operazioni quotidiane e, tra queste, la domotica ne fa parte. Casa mia è un puro concentrato di ogni tipo di gadget tecnologico pensato e creato per uno scopo preciso : "farmi vivere comodamente".  

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