Samsung TV QD-OLED: si chiamano QD-Display ora è ufficiale
L’ultima conferma da parte della Samsung è finalmente arrivata: Infatti Samsung Display ha reso nota la pagina che è stata dedicata ai QD-OLED, cioè tutti gli schermi che vengono realizzati con l’ausilio di emettitori OLED blu assieme ai Quantum. Anche se la Samsung non fa riferimento alla TV come prodotto completo, ma si sono limitati a mostrare solamente i pregi di tale tecnologia, dato che sono i produttori dei pannelli.
La tecnologia dal nome QD-Display
Allo strato che viene chiamato “Blue Self-luminiscent layer”, si va ad aggiunere il “QD layer”, ovvero un altro stato che contiene dei Quantum Dot rossi e verdi. Qui, vi è parte di luce blu che viene fatta passare, anche se la restante parte passerà tramite il QD layer che la andrà a convertire così da assorbirla ed emetterla in una nuova forma pura adatta alle componenti rossa e verde. In questo modo si arriva ad ottenere tutte le componenti cromatiche primarie RGB. Samsung ha anche dichiarato che la luce blu risultante dannosa per gli occhi è stata in percentuale ridotta del 40 e 50%.
Più valore dei colori
Per ciò che riguarda i colori e la sua riproduzione, tutti i QD-Display potranno contare su di una percentuale molto alta di purezza, che riguarda totalmente tutte le componenti cromatiche, partendo dal blu degli emettitori OLED al rosso e verde che si ottengono attraverso Quantum Dot. Ciò porta ad avere un volume colore molto più ampio fino all’80% relativo con spazio colore BT.2020 normalizzato, quindi legato alla copertura al picco della luminanza specifica per il determinato schermo.
Utilizzare le componenti organiche consente anche l’abbassamento dei tempi di risposta da parte dei pannelli, cosa che riguarda tutti gli OLED.
Riduzione dei riflessi
L’altra miglioria apportata riguarda la capacità di riuscire a diffondere la luce in tutte le direzioni in modo totalmente uniforme. Tale caratteristica, implica il fatto che i QD-Display abbiano un angolo di visione che risulta molto più ampio rispetto agli LCD. Se ci posizioneremo con un angolo di 60 gradi rispetto al centro, gli LCD riusciranno a farci vedere meno del 40% che riguarda la luminosità massima mentre i QD-Display oltre il 70%.
La tecnologia che riguarda la riduzione dei riflessi di Samsung Display offre anche la possibilità di avere miglior intelligibilità anche nel caso in cui vi siano delle condizioni difficili, con presenza di luce diretta del sole oppure a causa di fonti artificiali che vanno ad impattare sullo schermo.
Nero assoluto con picco 1.000 NIT
I QD-Display dovrebbero avere risoluzione Ultra HD, potendo contare su di una gamma dinamica del tutto ampia. L’intervallo che ricopre spazia tra le 0,0005 cd / m2 – nits per quanto riguarda il nero e un picco di luminanza che risulta pari a 1.000 cd / m2 – nits per il bianco.
I dati riguardanti il nero sono gli stessi che occorrono per avere una certificazione Ultra HD Premium se viene abbinata ad un picco di 540 cd / m2 – nits. Quindi si ha un nero assoluto.
Se i 1.000 nits che sono stati dichiarati divenissero quelli relativi al bianco sul 10% dello schermo, i QD-Display risulterebbero di gran lunga più luminosi anche degli OLED.
Ma la Samsung Display continua andando ad elencare altri pregi, come quello della capacità di controllare l’emissione di luce su tutti i singoli pixel, così da riuscire a definire con precisione tutti i chiari e tutti gli scuri, evitando le conseguenti problematiche quali gli aloni di luce.
Colori brillanti e molto più saturi
La Samsung ha concluso la presentazione di queste innovazioni parlando del rapporto di contrasto. Ovvero, nel momento in cui si accosta un buon picco di bianco al nero assoluto, quello che arriva allo spettatore è un contrasto che risulta molto alto, anche nel caso in cui la misura del picco di bianco sia in realtà più bassa rispetto a tantissimi schermi LCD classici.
La differenza, che spicca rispetto agli OLED WRGB, è quella che consiste nell’avere una migliore saturazione dei colori nel momento in cui la luminosità su schermo si alza, visto che la misura stessa del volume colore che si lega alla struttura RGB dei pixel è più ampia. Colori che sono più saturi appariranno come più brillanti per l’occhio, questo anche se la luminanza è di gran lunga inferiore per via dell’effetto Helmholtz-Kohlrausch.
Al momento non ci sono altre informazioni, le altre notizie giungeranno solo nei mesi che ci porteranno al CES 2022, dove con molta probabilità assisteremo al debutto ufficiale dei primi televisori QD-Display.